Bargone

Ultima modifica 12 luglio 2019

 

Il paese di Bargone ha molto da offrire sia per chi ha scelto di vivere qui sia per chi ne è ospite solo per un breve periodo: molto bello è camminare lungo gli antichi sentieri e immergersi nel paesaggio rurale, che si mostra con vedute e colori sempre diversi provocando sensazioni di forte intensità, oppure passeggiare nelle vie del centro storico dove numerose sono le testimonianze della secolare presenza dell'uomo, ma come si ritiene da molti tutto diventa più apprezzabile se accanto alle escursioni culturali e naturalistiche si inseriscono alcune tappe gastronomiche. 

La Fragolata

Bargone rinnova ogni anno una consolidata tradizione attraverso la più antica tra le sagre del comprensorio, caratterizzata dai cibi che riportano alla cultura e alla storia delle popolazioni locali: qui il legame con la terra ed il più sincero e geloso rispetto della natura trovano nella "Fragolata" la più riuscita tra le manifestazioni popolari.

Associare la "Fragolata" al nome di Bargone è divenuto quasi automatico, segno evidente della grande simpatia riscossa dalla manifestazione nata nel 1953 allo scopo di regalare una giornata di allegria ai numerosi contadini dedicando questo momento al frutto più prelibato, ma anche più delicato, della propria terra.

La cucina e i prodotti tipici che caratterizzano la "Fragolata" e le altre manifestazioni sono una delle espressioni più alte della tradizione e cultura locale e sono un importante strumento di valorizzazione del territorio, un vero proprio messaggio col quale, attraverso il tempo, gli abitanti di Bargone hanno fatto conoscere le bellezze del loro paese ma anche le loro abitudini alimentari e la loro vita.

I Mercatini di Natale

Tradizione ormai consolidata: il giorno l'8 dicembre l'atmosfera natalizia arriva a Bargone con i Mercatini di Natale!! L'evento è organizzato dal Comune di Casarza Ligure e prevede più di 80 espositori, con prodotti artigianali, cioccolata calda, vin brulè, caldarroste, frittelle, animazione per bambini ed intrattenimento musicale

Servizio Bus Navetta a partire dalle ore 11 sul piazzale della Chiesa di San Michele a Casarza Ligure.

Il borgo

Bargone, cittadina medioevale, dove si può visitare il borgo antico impreziosito da archi a tutto sesto, resti di fortificazioni e scalinate di marmo con striature rosse e nere.

Uomini illustri

Bargone è famosa anche per i suoi uomini illustri:

  • Santo Agostino Roscelli, nato a Bargone nel 1818 fu protagonista del Risorgimento. Ordinato sacerdote nel 1846, svolse la sua opera soprattutto a Genova, dove fondò la Congregazione delle Suore dell’Immacolata per l’assistenza degli infermi, l’istruzione dei fanciulli e dei giovani, la gestione degli asili infantili e degli orfanotrofi. La Congregazione si diffuse poi in tutta l’Italia e nelle Americhe. Fu proclamato beato nel 1995 e santificato da Papa Giovanni Paolo II nel 2001.

 

  • Umberto Fracchia (1889 – 1930) l’autore del primo romanzo Liberty italiano si innamorò di Bargone passandovi le vacanze nella casa della nonna. Giornalista, inviato speciale, critico letterario e fondatore nel ’25 della rivista ‘Fiera Letteraria’, nel ’28 decideva di diventare “campagnolo” e trasferirsi a Bargone dove scrisse i suoi ultimi romanzi ricchi di riferimenti al paese di adozione. A Fracchia è intitolata la Biblioteca Comunale dove si conserva anche il prezioso fondo librario lasciato dalla moglie all’Università di Genova, tenuto ora in gestione dal Comune di Casarza.

 

  • Alfredo Obertello nasce a Bargone nel 1904. L’attività di ricerca, di insegnamento e di pubblicista del prof. Alfredo Obertello si rivolse ad un ampio ventaglio di interessi e di tematiche. Si laurea a Genova nel 1927 e appena un anno dopo è chiamato dall’Università di Glasgow a ricoprire il posto di Assistant Lecturer. Nel 1950 la Facoltà di Lettere e Filosofia di Genova gli conferisce l’incarico dell’insegnamento di Lingua e Letteratura Inglese. Nell’ultima parte della sua vita privilegia l’attività di scrittore dando il meglio di sé in scritti dedicati a figure tipiche di paese, uomini, donne resi con scorci rapidi e note ricche d’interiorità. Muore a Chiavari all’età di 93 anni.

E’ possibile visitare casa Fracchia e la casa natale del beato Roscelli. 

Come arrivare

Bargone si può raggiungere in macchina o in pulman ed è punto di partenza di diversi percorsi escursionistici che proseguono in direzioni diverse ( M. Treggin, M. Pu e M. Alpe, o in direzione di Campegli) .
A 15 m. sopra le case di Nansola si giunge ad un prato nei pressi di rovine di una antica fortificazione che termina con una torre sede dei baroni di Nansola e Campalbaro.

Principali ricorrenze religiose

  • 11 novembre – San Martino – Festa patronale
  • 15 agosto – Festa della Madonna Assunta – E’ tradizione celebrare questa riccorenza con processione pomeridiana seguita con “l’incanto” ossia la vendita all’asta di beni e prodotti della frazione il cui ricavato viene devoluto alla Parrocchia.
  • 4 dicembre – S. Barbara – patrona dei minatori – festeggiata con grande devozione nei decenni passati proprio per la numerosa presenza di lavoratori delle miniere.
  • 7 maggio – S. Agostino Ruscelli – Anniversario della morte (1902) del Santo Patrono della Val Petronio.

Manifestazioni

  • la ‘Fragolata’ – 2° fine settimana di luglio

 

Cenni storici:

I Cinegi

Monsignor Giustiniani scriveva: "Bargone con circa cento fuochi, Villa assai amena sia per la copia di bestiami, sia per li vari frutti e per il miele".

La località Costa e l'attigua località Cinegi a motivo del loro naturale arroccamento costituì indubbiamente il primo insediamento abitativo di Bargone. Fin dal 1012 si ha memoria dell'esistenza in Venali di una cappella sacra a S. Martino non è da escludersi che in quell'arcaico edificio debba individuarsi la prima Chiesa del Borgo. 

Ci è anche memoria che la località Cinegi venne abbandonata perchè travolta da una grossa frana staccatasi dalle falde occidentali del Monte Tregin. Il censimento del 1683 conferma che tale località fosse ancora abitata.

 

 

Ruderi

in

località

Cinegi

 

 

 

Santa Barbara

Il forte legame degli abitanti e lavoratori delle miniere fece si che nel 1905 i minatori della miniera Bargone e della Gallinaria, donarono alla locale parrocchia una statua di Santa Barbara loro tradizionale patrona. Ancora oggi quei luoghi adibiti a deposito di esplosivi, sia in terra che a bordo delle navi, vengono comunemente chiamati “santabarbara”.

La santa viene venerata il 4 dicembre di ogni anno e in questa occasione la statua veniva portata in processione attraverso il paese mentre alcuni “botti” salutavano Barbara nel momento dell’uscita dalla chiesa e alla fine della processione quando rientrava.

Molti anni fa i botti venivano preparati direttamente dai minatori, poi si sono modificati in “spari” che i cacciatori del luogo indirizzavano nel vuoto, sempre e comunque in segno di devozione e saluto a Santa Barbara; ai piedi della statua è posto un modello di torre che ricorda il luogo in cui Barbara fu rinchiusa dal padre per dissuaderla ad abbracciare la fede Cristiana, ma tale crudele segregazione si dimostrò inutile e per questo venne condannata a morte.

Proprio il padre pretese di essere il suo carnefice, ma nel momento dell’esecuzione una folgore si liberò dal cielo che lo carbonizzò riducendolo in polvere; tenacia e coraggio, due qualità presenti in Barbara e nei minatori che indussero questi ultimi a scegliere questa Santa come patrona e protettrice. Questa statua è tuttora presente nella chiesa di Bargone.