Storia di Casarza Ligure

Ultima modifica 28 gennaio 2019

Casarza Ligure (C.A.P. 16030) appartiene alla provincia di Genova e dista 58 chilometri da Genova, capoluogo della omonima provincia.

Il municipio è sito in
Piazza Mazzini 1,
tel. 0185 46981,
fax. 0185 46236.

Cenni geografici: Il territorio del Comune risulta compreso tra i 19 e i 1094 metri sul livello del mare.
L'escursione altimetrica complessiva risulta essere pari a 1075 metri

 

Quando nasce Casarza?
La storia civica del Comune di Casarza Ligure ha inizio nel 1797, ma la nascita del nucleo cittadino di Casarza ha origini ben più lontane nel tempo.
Intorno al toponomino di Casarza sono fiorite ipotesi diverse, ma quella cui è stato dato maggior credito è la derivazione da 'casa arsa', probabilmente ricordo di un incendio o anche di bonifiche effettuate durante il periodo della pestilenza. Sta di fatto che ancor oggi lo stemma cittadino raffigura una porzione di paese con una casa che sta andando a fuoco.

I Romani
Le origini del paese risalgono al periodo del transito delle Legioni Romane verso i territori della Gallia. E' storicamente noto come nell'ambito dell'organizzazione viaria romana la grande direttrice costiera svolgesse una funzione primaria di tipo strategico-commerciale e altresì costituisse un'importante stazione di transito per le Legioni che transitavano in Gallia, fornendo sia ristoro che soccorso ai feriti e ai malati. Superati infatti gli Appennini, l'esercito aveva modo di riposarsi all'inizio dell'ampia pianura che si estendeva tra il temine dei rilievi montuosi e l'ansa del fiume Petronio (di chiara denominazione romana). È probabile che tali funzioni trovassero punto focale lungo il tratto che dalla piana di Sestri Levante connette il passo del Bracco circa a quota +600 metri e che la storia di questo percorso si sia sviluppata in intimo connubio con le vicende delle borgate circostanti ed in particolare con il borgo di Casarza Ligure, proprio in virtù della sua posizione immediatamente a valle dell'arco Appenninico.

Il Medioevo
Dal XII secolo su Casarza e dintorni dominarono a lungo i Fieschi e molti rami da essi discendenti, tra i quali i Camezzana, più tardi gli Spinola. Nel 1339 tutta l'area passò alla Repubblica Genovese del doge Simone Boccanegra. Si hanno notizie certe soltanto interno al 1700, quando le vicende di Casarza Ligura iniziano ad intrecciarsi con quelle di Genova.

Il Settecento
Nella prima metà del sec. XVII scoppiarono in Europa lunghe guerre per la successione ai troni di Spagna, Polonia e Austria. Esse ebbero gravi conseguenze anche in Italia, divisa in tanti piccoli stati e dominata dagli eserciti stranieri. Durante quasi tutto il secolo fu uno scorazzare dell'esercito spagnolo, austriaco, francese e piemontese. La Liguria orientale ai primi di quell'anno 1745 veniva inondata da truppe spagnole e napoletane, nel luglio dall’armata austro-sarda e ovunque iniziarono innumerevoli scontri. Nel 1746 gli avvenimenti si resero più burrascosi per la Liguria: il 6 dicembre infatti, gli austriaci occuparono Genova, governata in quegli anni dal doge Gian Francesco Brigole-Sale. Il 3 dicembre la rivolta fu iniziata da Balilla (Giovanni Battista Perazzo) con la celebre sassata e proseguì anche per tutto il 1747, fino a luglio, quando i genovesi riuscirono a respingere gli austriaci che, dall’anno seguente, presero di mira la Lunigiana e il ponente ligure. Il 28 aprile 1748 mentre i liguri con i loro alleati combattevano nella riviera di ponente contro gli austriaci, più battaglioni di franco spagnoli passarono a Sestri Levante.

Anche il Duca di Richelieu passò il 7 maggio alla volta di Sestri Levante per fissarvi il suo quartiere; l'8 maggio pubblicò in Casarza un proclama a favore dei paesani, animandoli a prendere le armi, promettendo loro uno stipendio giornaliero, lodandone il coraggio. Il 14 giugno 1748, per cura del Duca di Richelieu furono redatte le condizioni di armistizio che il 15 giugno venne pubblicato alla testa degli eserciti austriaco e francese. Dopo luglio le truppe smobilitarono: gli austriaci se ne andarono per il parmigiano, cremonese e mantovano, gli alleati disposero i loro battaglioni lungo la riviera.