Chiesa di San Giovanni
l monumento architettonico più importante rimane la Chiesa romanica di San Giovanni Battista di Candiasco. Tra il VII e l’VIII sec. d.C. sulla collina di Candiasco venne eretta una torre di avvistamento per fronteggiare le invasioni delle popolazioni barbariche. L’attuale torre campanaria della chiesa di San Giovanni Battista conserva alcune tracce dell’antico manufatto, nella forma quadrata e massiccia e nella tessitura dell’impianto murario, costituito da pietre squadrate a vista. Nel 1268 maestro Giovanni, figlio di Ugone de Camezzana dei Conti Fieschi di Lavagna, fece testamento e stabilì la somma di cinque lire per concorrere alla riedificazione della chiesa di S. Giovanni Battista in Candiasco, già cadente per la sua antichità.
Lo stile della chiesa è romanico, alquanto deturpato da rifacimenti subiti in epoche diverse. Lo stato di conservazione attuale è discreto. Una parte della facciata e del muro laterale a sinistra con la parte maggiore del campanile è di pietra scalpellinata, esternamente a mosaico non perfetto nel disegno ed internamente in parte imbiancata ed intonacata a calce.
All’interno si può ammirare il dipinto raffigurante l“Angelo custode” recentemente restaurato. Sulla parete di fondo, dietro l’altare, è esposta la copia del trittico eseguito da Giovanni Barbagelata.
Cenni storici:
La Chiesa di San Giovanni Battista in Candiasco prima del 1143 le decime della pieve di S. Stefano del Ponte in Sestri erano divise in quattro parti, le quali (decime) erano quelle in Candiasco.
Il 3 giugno 1224 Sopregino de Candeasco prese in affitto alcune terre in Candiasco, confinanti con la chiesa di S. Giovanni Battista in Candiasco.
Il 2 maggio 1224 un certo Dondedeo de Candeasco fece da testimonio all'atto, in cui frate Silvestro dell'ospedale di Adra dichiarò di aver ricevuto da Oberto di Sala o Sara (presso Trigoso) quattro lire a mutuo, obbligando i beni dell'ospedale e segnatamente il mulino.