Le carte di Umberto Fracchia presso la Biblioteca Universitaria di Genova

Ultima modifica 8 gennaio 2020

Il Fondo Carte Umberto Fracchia è composto da carteggi e altri materiali documentari appartenuti all'autore toscano (Lucca 1889 - Roma 1930), depositati presso la Biblioteca Universitaria di Genova negli anni 1980-1982.

Una parte del carteggio e dei libri appartenuti al Fracchia per volontà della famiglia dell’autore sono custoditi presso la Biblioteca comunale allo stesso autore dedicata dall’Amministrazione comunale a fronte di una convenzione stipulata negli anni ’80 con la Biblioteca universitaria di Genova.
Nella serie Corrispondenza spicca per interesse il fitto carteggio, ammontante a quasi 1800 pezzi, relativo al primo bienno di vita del settimanale «La Fiera Letteraria» (1925-1927) di cui Fracchia fu direttore: fra i 336 corrispondenti si segnalano Sibilla Aleramo, Alvaro, Bacchelli, Baldini, Bontempelli, Cecchi, Longanesi, Montale, Moretti, Ojetti, Papini, Prezzolini, Pirandello, Saba, Timpanaro.
Alla serie Editoriale è riconducibile un gruppo di circa 270 documenti di prevalente natura amministrativa riguardanti i rapporti con la casa editrice Mondadori, della quale lo scrittore è stato direttore editoriale, e i progetti e contratti relativi alla collana «Vita dei Santi» dell'Agiografica.
All'iniziativa culturale «La festa del libro. 1a vendita di manoscritti italiani sotto gli auspici de La Fiera Letteraria», della quale Fracchia fu promotore, fanno capo 64 unità documentarie: lettere, manoscritti e bozze di stampa di articoli e testi, in buona parte usciti sulla «Fiera Letteraria», di autori come Bacchelli, Baldini, Corazzini, De Amicis, D'Annunzio, Govoni, Malaparte, Savinio e Verga.
La fitta attività letteraria di Fracchia è, infine, documentata dalla serie delle Carte d'autore: materiali preparatori, manoscritti e bozze relativi alla produzione narrativa, poetica, saggistica, teatrale e giornalistica edita e inedita dello scrittore.
Alla fine del 2005 i lavori di sistemazione della casa natale dello scrittore a Bargone hanno portato al ritrovamento di una sezione dispersa di carte dello scrittore e dei collaboratori del periodico da questi diretto. Sono state rinvenute la corrispondenza con Fracchia dei collaboratori della «Fiera Letteraria» successiva al 1927 e, con essa, quella della moglie Bruna Luciani, che mantenne la proprietà del settimanale fino al 1936, e quelle dei direttori che gli succedettero (Angioletti e Malaparte) attraverso il trasferimento a Roma e il cambio di testata in «L’Italia letteraria» avvenuti nel 1929; le testimonianze epistolari dell’attività letteraria di Fracchia, con le attestazioni di stima dei maggiori scrittori e editori del tempo (Mondadori e Le Monnier in testa), e di quella giornalistica, con il ricco carteggio intrattenuto con il «Corriere della Sera» nel periodo della direzione della redazione di Parigi (settembre 1927-luglio 1928); quindi manoscritti e bozze di stampa di romanzi, novelle e articoli che completano la storia editoriale dell’attività creativa e alcune importanti pagine autobiografiche; infine un ricco corredo iconografico di fotografie e cartoline che ricostruiscono i viaggi del corrispondente e l’ambiente umano e naturale dell’entroterra ligure amato e restituito da Fracchia in elzeviri e novelle. Completano il nucleo disperso di carte del fondo documenti amministrativi della famiglia Luciani e una straordinaria raccolta di ritagli da quotidiani e periodici nei quali si ricompone una quasi completa rassegna stampa dell’opera e sull’opera di Fracchia.
 

Uno degli ambienti dello studio di Umberto Fracchia ricostruito presso la civica Biblioteca con arredi originali oltre a libri e carteggi

 

 

Per una descrizione complessiva del fondo si rimanda al catalogo inventario Umberto Fracchia: i giorni e le opere, a cura di Andrea Aveto e Federica Merlanti, Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2006.