2 dicembre 1926 - lettera dattiloscritta di Fracchia Umberto a d'Amico Silvio su carta intestata de «La Fiera Letteraria», Milano.
Carissimo Silvio, ti ringrazio di tutto cuore della tua lettera, e speriamo bene. Ti sarò gratissimo se spingerai la tua bontà ad informarmi delle conclusioni non appena ne saprai qualche cosa, poiché la comunicazione ufficiale mi verrà certo con lentezza. Credo che anche per te la notizia dell'improvviso accordo Pirandello-Giordani, con quel che ne consegue, sia stato una specie di fulmine al ciel sereno. La cosa ha tanto più sorpreso me, dato che il progetto Giordani-Pirandello è quello stesso che io avevo compilato per Pirandello un anno fa. Questo naturalmente non ha suggerito al nostro Maestro il gentile pensiero, non dico di nominarmi, il che sarebbe stato forse al momento impolitico, ma nemmeno di mandarmi una cartolina con tanti saluti. Per questa sola ragione ho scritto sul ―Secolo‖ e per la ―Stampa‖ le due note che ti accludo, e delle quali ti sarò molto grato se vorrai tener conto quando te ne capiti l'occasione. Il non scrivere l'articolo per ―Aria di Capri‖ non significa che io non aspetti da te al più presto qualche cosa per la FIERA.
Con un abbraccio affettuoso tuo Umberto