6 maggio 1924- lettera manoscritta di Fracchia Umberto a d'Amico Silvio su cartolina intestata «Casa Editrice A. Mondadori – Ufficio letterario».
Ultima modifica 8 gennaio 2020
Milano, 6 maggio 1924
Caro Silvio, mi rallegro che tu abbia iniziata la tua nuova attività a S. Cecilia. Ma mi spieghi come Colasanti può decidere in materia di teatro? Che cosa c'entrano le Belle arti? Come può dipendere da lui la riforma di un simile istituto? Sono cose dell'altro mondo! Mi raccomando a te. Non avere falsi pudori. Sii forte, energico. Prendi tu il governo. Fai prevalere ad ogni costo le tue idee. Dobbiamo strappare con i denti le riforme necessarie a questa, malgrado tutto, vecchia Italia. Io qui mi occupo in questo momento dell'attuazione pratica dei nostri progetti. Non appena ci sia qualche cosa di sicuro volerò a Roma.
Tu abbraccio.